Questo e il mio primo topic!
Voglio sottoporre agli utenti del forum, il tema (a me caro) della riunificazione socialista. Sarò breve.
A mio avviso, il principale scopo del SOCIALISMO NAZIONALITARIO sarà quello di uscire dalla sterile e inconcludente area "nostalgica" attraverso la completa e definitiva riunificazione tra il SOCIALISMO e la NAZIONE.
La strada da seguire non sarà che quella tracciata a suo tempo dalla rivista "Rinascita" che sostenne la necessità di di una riunificazione di tutte le componenti storiche del SOCIALISMO ITALIANO, recuperando la "Sinistra Parallela" (prima sinistra interventista, poi ex fascismo di sinistra) di cui parlava Arturo Labriola.
Oggettivamente i tentativi di liberare gli "ex fascisti di sinistra" dall'inganno "missino e destro-radicale" furono fatti:
- il primo da Stanis Ruinas e il suo "Pensiero Nazionale" con alcune frange della "Sinistra Missina" dei Giorgio Pini, Bruno Rassu a cavallo degli anni 40/50. La stessa Sinistra Missina che partorirà il "Nazimaoismo" creando nelle università italiane movimenti dichiaratamente rossi ed eversivi come "Lotta di Popolo". Negli anni 70' un'altra costola della "Sinistra Missina" darà vita alla cosiddetta "Sinistra Nazionale" di "Aurora".
- il secondo dal Partito Socialista Italiano, durante la segreteria di Bettino Craxi negli anni 80', il quale tenterà di liberare i "fascisti" dall'inganno "destro-radicale" cercando di ricomporre tutte le scissione avvenute in seno al socialismo tra cui quella del 1914 tra SOCIALISMO & NAZIONE (uscita degli interventisti dal PSI), attraverso la nascita di una corrente tutta interna al PSI denominata "SOCIALISMO TRICOLORE", di cui fece parte anche l' editorialista dell'"Avanti" Enrico Landolfi, autore tra l'altro di saggi sulla Socializzazione e il Sindacalismo Rivoluzionario.
In pratica, si tratta di operare un vera e propria "sfascistizazione della destra" e una "smarxistizazione della sinistra" (cattocomunista e radicale) e ricomporre la scissione del 1914 della sinistra interventista e del 1921 dei massimalisti del PSI, e dei gramsciani di "L'Ordine Nuovo", in un partito SOCIALISTA e NAZIONALITARIO proprio perché svuotato dell'utopismo-marxista, in quanto appunto "nazionalitario" cioé che prende spunto dai teorici socialisti non marxisti come Prohudon, Sorel, Bakunin, Pisacane, Garibaldi, ecc........
Cosa ne pensate?
Prima di scatenare polemiche.......... so già che sulla questione PSI, craxi la pensate in maniera diversa, quindi non rischio mica il linciaggio?)
Voglio sottoporre agli utenti del forum, il tema (a me caro) della riunificazione socialista. Sarò breve.
A mio avviso, il principale scopo del SOCIALISMO NAZIONALITARIO sarà quello di uscire dalla sterile e inconcludente area "nostalgica" attraverso la completa e definitiva riunificazione tra il SOCIALISMO e la NAZIONE.
La strada da seguire non sarà che quella tracciata a suo tempo dalla rivista "Rinascita" che sostenne la necessità di di una riunificazione di tutte le componenti storiche del SOCIALISMO ITALIANO, recuperando la "Sinistra Parallela" (prima sinistra interventista, poi ex fascismo di sinistra) di cui parlava Arturo Labriola.
Oggettivamente i tentativi di liberare gli "ex fascisti di sinistra" dall'inganno "missino e destro-radicale" furono fatti:
- il primo da Stanis Ruinas e il suo "Pensiero Nazionale" con alcune frange della "Sinistra Missina" dei Giorgio Pini, Bruno Rassu a cavallo degli anni 40/50. La stessa Sinistra Missina che partorirà il "Nazimaoismo" creando nelle università italiane movimenti dichiaratamente rossi ed eversivi come "Lotta di Popolo". Negli anni 70' un'altra costola della "Sinistra Missina" darà vita alla cosiddetta "Sinistra Nazionale" di "Aurora".
- il secondo dal Partito Socialista Italiano, durante la segreteria di Bettino Craxi negli anni 80', il quale tenterà di liberare i "fascisti" dall'inganno "destro-radicale" cercando di ricomporre tutte le scissione avvenute in seno al socialismo tra cui quella del 1914 tra SOCIALISMO & NAZIONE (uscita degli interventisti dal PSI), attraverso la nascita di una corrente tutta interna al PSI denominata "SOCIALISMO TRICOLORE", di cui fece parte anche l' editorialista dell'"Avanti" Enrico Landolfi, autore tra l'altro di saggi sulla Socializzazione e il Sindacalismo Rivoluzionario.
In pratica, si tratta di operare un vera e propria "sfascistizazione della destra" e una "smarxistizazione della sinistra" (cattocomunista e radicale) e ricomporre la scissione del 1914 della sinistra interventista e del 1921 dei massimalisti del PSI, e dei gramsciani di "L'Ordine Nuovo", in un partito SOCIALISTA e NAZIONALITARIO proprio perché svuotato dell'utopismo-marxista, in quanto appunto "nazionalitario" cioé che prende spunto dai teorici socialisti non marxisti come Prohudon, Sorel, Bakunin, Pisacane, Garibaldi, ecc........
Cosa ne pensate?
Prima di scatenare polemiche.......... so già che sulla questione PSI, craxi la pensate in maniera diversa, quindi non rischio mica il linciaggio?)