"Zurigo, 16 mag. (TMNews) - Il canton Zurigo dice sì all'assistenza al suicidio e al "turismo della morte", come i suoi detrattori definiscono la possibilità per i malati terminali non residenti nel cantone di recarsi per mettere fine alle proprie sofferenze.
Le due iniziative contro l'aiuto al suicidio lanciate dai movimenti conservatori dell'Unione democratica federale (UDF) e del Partito evangelico sono state entrambe bocciate a larga maggioranza. La prima, respinta con l'84,5% di voti contrari, chiedeva di sottoporre alla Camere federali un'iniziativa cantonale per rendere punibile qualsiasi forma di istigazione e aiuto al suicidio.
La seconda intendeva vietare il cosiddetto "turismo della morte" ed è stata respinta dal 78,4% dei votanti. Il testo esigeva che una persona dovesse risiedere da almeno dieci anni nel cantone per poter ricorrere alle prestazioni di organizzazioni come Exit e Dignitas. Dignitas ha assistito nel suicidio in questi ultimi dieci anni circa 1.000 stranieri, per lo più malati in fase terminale."
Riporto questa notizia come spunto per un dibattito: che posizione dobbiamo assumere nei confronti dell'eutanasia?
Le due iniziative contro l'aiuto al suicidio lanciate dai movimenti conservatori dell'Unione democratica federale (UDF) e del Partito evangelico sono state entrambe bocciate a larga maggioranza. La prima, respinta con l'84,5% di voti contrari, chiedeva di sottoporre alla Camere federali un'iniziativa cantonale per rendere punibile qualsiasi forma di istigazione e aiuto al suicidio.
La seconda intendeva vietare il cosiddetto "turismo della morte" ed è stata respinta dal 78,4% dei votanti. Il testo esigeva che una persona dovesse risiedere da almeno dieci anni nel cantone per poter ricorrere alle prestazioni di organizzazioni come Exit e Dignitas. Dignitas ha assistito nel suicidio in questi ultimi dieci anni circa 1.000 stranieri, per lo più malati in fase terminale."
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