justicialista Ven Apr 08, 2011 5:33 pm
Nihil 1.1 ha scritto:Bel lavoro compare. C'è un problema: gran parte dei partiti di un certo peso che si rifanno ad un socialismo nazionalista sono sud americani... per motivi abbastanza complessi (dominio USA, immigrazione di intellettuali non allineati nella seconda guerra mondiale, ecc) sembra che sia l'america latina la nostra area geografica d'elezione, il problema è che a livello di teoria politica non c'è molto in circolazione da cui spulciare, servirebbe un collegamento di tipo personale (qualcuno che vada lì e capisca com'è la situazione) per vedere esattamente cosa si può attingere e cosa bisogna rielaborare per adattare il tutto alla situazione europea.
Sono d'accordo sia con la tua analisi che con la tua proposta. L'America Latina e il c.d. Medioriente hanno elaborato , tra mille fatiche e contraddizioni, forme terziste di socialismo patriottico. Effettivamente bisognerebbe mettersi in contatto con abitanti di quelle terre (intendo sia semplici cittadini che militanti di questi partiti) o intraprendere una corrispondenza con gli stessi. Il mio, onde evitare equivoci, non è esotismo fine a se stesso e nemmeno terzomondismo nell'accezione più banale del termine. Il punto è che, storicamente, le proposte più interessanti sono nate e cresciute in quelle terre. Non dimentichiamo, però, esperienze europee come il gaullismo (sopratutto per quanto concerne la politica estera), la socialdemocrazia di H. Schmidt (modello "wolskvagen") e, perché no, taluni aspetti del socialismo "sui generis" caratteristico della Rep. Federale di Jugoslavia*.
* Spero di non aver alzato un polverone sul discorso "foibe". NON è certo questo l'aspetto che apprezzo del Titoismo. Parlo, invece, dell'autogestione e del riconoscimento, pur sotto regime socialista, di piccole forme di proprietà privata.