La "destra" propone una tipologia di donna "prostituta". Giovane, siliconata, ben vestita e pronta a concedersi al potente di turno.
La cosiddetta "sinistra" , invece, punta nuovamente sul femminismo strillone e , alle volte, misandrico (si pensi al caso della Bonino o di certe esponenti di Sinistra Critica).
Da una parte i meriti vengono sostituiti dalla mercificazione del proprio corpo. Dall'altra si insiste sulla criminalizzazione dell'uomo in quanto tale.
Anche in questa caso bisognerebbe assumere una posizione differente. Accettare le donne senza ridurle a peripatetiche ma , al contempo, rifiutare l'attacco femministico contro l'uomo.
Una donna non può essere ridotta a merce. Lo voglia o meno, la donna che fa politica deve dimostrare le sue capacità e la sua voglia di combattere per un ideale.
Una donna, d'altro canto, non può pensare di far politica per tutelare solamente il suo genere o per criticare un patriarcato ormai quasi estinto.
Anche in questo caso è gradito il vostro parere.